Roseto Valfortore: 179 anni di fede e tradizione nella Processione del Venerdì Santo

Roseto Valfortore • 4 aprile 2025

Il borgo celebra la Passione di Cristo con una delle rappresentazioni più antiche e suggestive del Sud Italia

🎥 Video di Mario Zita

🎬 Montaggio/editing di Antonio Pastore

Roseto Valfortore si prepara a vivere uno degli eventi religiosi più suggestivi e antichi del Sud Italia: la Processione del Venerdì Santo, giunta quest'anno alla sua 179esima edizione. Una celebrazione che unisce devozione, storia e arte, coinvolgendo l'intera comunità in un momento di profonda spiritualità.


La processione, che si svolge nella mattinata del Venerdì Santo, rappresenta la Passione di Cristo con una straordinaria fedeltà storica e una forte carica emotiva. Oltre cinquanta figuranti prendono parte alla sacra rappresentazione, con l'eccezione di tre figure cardine: Gesù, impersonato da una statua in cartapesta, la Madonna e San Giovanni, statue che appartengono all'antica arte napoletana della "conocchia" (tecnica scultorea che prevede la realizzazione separata di testa, braccia e piedi, collegati poi da una struttura di legno e vestiti con abiti pregiati).


Una delle particolarità più affascinanti della processione è il percorso in salita, che diventa metafora della Via Crucis e del sacrificio di Cristo. Il corteo è accompagnato dalla banda musicale del paese, che esegue l’inno composto dal maestro Donatelli nel 1882, un brano solenne che viene suonato esclusivamente in questa occasione, conferendo all'evento un'atmosfera unica e toccante.


Un elemento distintivo della processione di Roseto Valfortore è la presenza dei tredici soldati romani a cavallo, noti come "i Giudei", che scortano la statua del Cristo lungo il tragitto. Durante il percorso si aggiungono i vari personaggi della Via Crucis, tra cui la Veronica, che con il suo velo asciuga il volto di Cristo, San Giovanni e le tre Marie.


Un aspetto singolare e profondamente legato alla tradizione è il meccanismo dell’asta pubblica, attraverso il quale vengono assegnati i ruoli principali della rappresentazione, come la Veronica, i soldati romani e le tre Marie. Anche i bambini svolgono un ruolo fondamentale: vestiti di bianco, portano i simboli della Passione di Cristo, tra cui il gallo, i chiodi, il calice e le scalette, contribuendo a rendere ancora più suggestiva la celebrazione.


Uno dei momenti più solenni e commoventi è la rappresentazione della sepoltura del Cristo, quando viene portata in processione "La Tomba", un catafalco alto cinque metri trasportato a spalla da dodici portantini. In cima alla struttura, alcuni bambini vestiti da angioletti simboleggiano la presenza celeste, aggiungendo un tocco di straordinaria bellezza e spiritualità.


La Processione del Venerdì Santo non è solo un rito religioso, ma un evento che rinsalda il legame tra i rosetani e le loro radici. Ogni anno, decine di famiglie originarie di Roseto Valfortore, ma residenti in altre parti d'Italia e del mondo, tornano nel borgo per assistere a questa celebrazione unica, testimonianza di una tradizione che attraversa le generazioni.


Tra fede e tradizione, la comunità di Roseto Valfortore continua a custodire e tramandare questo rito secolare, rinnovando ogni anno la propria devozione in una delle rappresentazioni più emozionanti della Settimana Santa.

Autore: 29a10544_user 23 settembre 2025
#rosetovalfortore Il 4 e 5 ottobre 2025 Roseto Valfortore ospiterà ❞𝗦𝗮𝗽𝗼𝗿𝗶 𝗱’𝗔𝘂𝘁𝘂𝗻𝗻𝗼 – 𝗙𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗮𝗿𝘁𝘂𝗳𝗼 𝗨𝗻𝗰𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼❞, una rassegna interamente dedicata al tartufo nero Tuber Uncinatum, eccellenza gastronomica del territorio. Due giornate ricche di incontri, degustazioni, escursioni e spettacoli, per celebrare uno dei prodotti più pregiati dei Monti Dauni. La manifestazione prenderà il via 𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟰 𝗢𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 alle 𝟭𝟳:𝟯𝟬 con l’inaugurazione della 𝗠𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗰𝗮 presso la Chiesa di San Rocco, un viaggio visivo attraverso paesaggi incontaminati e il rito antico della raccolta del tartufo. Alle 𝟭𝟴:𝟯𝟬, sempre nella Chiesa di San Rocco, si terranno i 𝗗𝗶𝗮𝗹𝗼𝗴𝗵𝗶 𝘀𝘂𝗹 𝗧𝗮𝗿𝘁𝘂𝗳𝗼, moderati dal giornalista 𝗦𝗮𝘃𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗦𝗲𝗿𝗹𝗲𝗻𝗴𝗮, con la partecipazione di: • 𝗟𝘂𝗰𝗶𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗮𝗿𝗶𝘀𝗶 , Sindaca di Roseto Valfortore ; • 𝗣𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗥𝗼𝘀𝘀𝗶, esperto ricercatore di tartufi; • 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗲 𝗙𝗿𝗶𝘀𝗼𝗹𝗶, dottore forestale e consigliere regionale ARPT; • 𝗟𝘂𝗶𝗴𝗶 𝗧𝗿𝗼𝘁𝘁𝗮, dirigente regionale settore agroalimentare (o in sua assenza, un suo delegato). La giornata si concluderà alle 𝟮𝟬:𝟯𝟬 con la 𝗖𝗲𝗻𝗮 𝗡𝗮𝗿𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 ❞𝗣𝗿𝗼𝗳𝘂𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝗼𝘀𝗰𝗼❞ alla La Locanda di Tulljèe e Mmallejè, nel centro storico. Un menù esclusivo a base di tartufo accompagnerà racconti e tradizioni a cura di Michele d’Errico. La partecipazione è su prenotazione chiamando il numero 333 8521378 al costo di € 35 a persona. 𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟱 𝗢𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 la seconda giornata inizierà alle 𝟭𝟬:𝟬𝟬 con l’𝗘𝘀𝗰𝘂𝗿𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗧𝗮𝗿𝘁𝘂𝗳𝗮𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗥𝗼𝘀𝗲𝘁𝗼 sul Monte Stillo. Una passeggiata naturalistica alla scoperta della flora locale e della magia della ricerca del tartufo, con partenza da Piazza Bartolomeo III di Capua e trasferimento alla tartufaia con mezzi propri. Alle 𝟭𝟮:𝟬𝟬 spazio alla musica con il 𝗖𝗼𝗻𝗰𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗟𝘂𝗶𝗴𝗶 𝗠𝗶𝘁𝗼𝗹𝗮 – 𝗢𝗻𝗲 𝗠𝗮𝗻 𝗕𝗮𝗻𝗱 al Villaggio Primavera: un’unica voce e più strumenti per una performance originale e coinvolgente. Infine, alle 𝟭𝟯:𝟬𝟬, sempre al Villaggio Primavera , si terrà la 𝗗𝗲𝗴𝘂𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗮 𝗮𝗹 𝗧𝗮𝗿𝘁𝘂𝗳𝗼, un assaggio autentico di tradizione, con il tartufo protagonista e accompagnato da un calice di vino. Anche in questo caso, la partecipazione è su prenotazione chiamando il numero 320 3679331 oppure 324 9962572 al costo di € 15 a persona. Durante la due giorni sarà inoltre possibile partecipare a 𝘃𝗶𝘀𝗶𝘁𝗲 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗯𝗼𝗿𝗴𝗼 𝗱𝗶 Roseto , per scoprire le bellezze architettoniche e culturali di uno dei centri più suggestivi dei Monti Dauni. Con questa rassegna, Roseto Valfortore rinnova il suo legame con il tartufo nero uncinato, risorsa naturale ed enogastronomica che arricchisce la tradizione e l’identità del territorio. 
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